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Giulianova: donna quarantottenne denuncia Consorzio Bonifica Nord

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Il Consorzio di Bonifica Nord ignora sentenza del Tribunale, donna lo denuncia. Questa la sintesi di ciò che è accaduto tra la signora A.R., quarantottenne di Mosciano Sant’Angelo, e l’Ente consortile.

La storia parte da lontano. Nel marzo del 2000 il padre di A.R., successivamente scomparso, insieme ad altri nove proprietari, si rivolse al Tribunale di Teramo chiedendo di: dichiarare non dovute le somme versate dal medesimo al Consorzio Bonifica Nord, a titolo di contributo consortile per gli anni indicati e condannare il Consorzio a restituire le somme indebitamente riscosse, oltre agli interessi legali dalla data della domanda all'effettivo soddisfacimento; dichiarare il Consorzio tenuto alla cancellazione dell'attore dagli elenchi dei contribuenti; condannare il Consorzio stesso al pagamento delle spese, competenze ed onorari del giudizio.

Con sentenza depositata in Cancelleria il 18/07/2003 il Tribunale di Teramo così provvedeva: "… condanna il Consorzio di Bonifica Nord – Bacino del Tronto Tordino e Vomano, in persona del legale rappresentante pro tempore, alla restituzione delle sotto elencate somme in favore degli attori, oltre interessi legali dalla data della domanda (29/00/2000) al soddisfo ed ordina al Consorzio di provvedere alla cancellazione del nominativo degli attori dall'elenco dei contribuenti…".

A distanza di diversi anni la signora A.R., subentrata in ogni diritto al padre, ha ricevuto dalla Soget spa un invito a pagamento relativo alla quota consortile per beneficio idraulico e infrastrutturale pari ad € 94,15.

Gli avvocati Francesco e Pier Francesco Manisco di Giulianova, procuratori della donna, in data 4/2/2013, a mezzo fax, hanno rimesso al Consorzio Bonifica Nord una nota esplicita con cui il citato Ente veniva invitato a provvedere immediatamente, in autotutela, allo sgravio delle somme richieste alla loro assistita, in considerazione del fatto che il padre della stessa, era stato (o meglio avrebbe dovuto essere) cancellato dall'elenco dei contribuenti in ossequio al citato provvedimento giudiziario.

Gli stessi procuratori sono intervenuti successivamente anche via filo presso il Consorzio Di Bonifica Nord, contattando il geometra A. D. P., responsabile del procedimento, il quale affermava che avrebbe riferito al Presidente dell'Ente per risolvere bonariamente la questione.

Senonché, con raccomandata a/r datata 10/6/13 la signora A.R. riceveva sollecito di pagamento per un importo di € 100,03. Gli avvocati Francesco e Pier Francesco Manisco provvedevano a riscontrare tale documento tramite nota del 24/06/13 trasmessa tramite fax, al Consorzio di Bonifica e alla Soget, rilevando che nonostante la diffida precedente, l'Ente non aveva provveduto allo sgravio delle somme e che evidentemente non aveva nemmeno provveduto alla cancellazione del predetto nominativo dall'elenco dei contribuenti, insistendo in tale omissione con evidente dolo.

Nonostante l’ulteriore diffida con raccomandata a/r datata 6/11/13, la donna ha ricevuto ingiunzione di pagamento per € 114,81 con minaccia di pignoramento mobiliare, fermo di beni mobili registrati e quant'altro.

Nei comportamenti del Consorzio, come sottolineano i legali, si ravvede la fattispecie che ricade nell'ambito di applicazione dell’art. 388 c.p., comma 1, che ha ad oggetto la mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del giudice e rientra tra i reati plurioffensivi contro l'amministrazione della giustizia e può considerarsi perfezionato in quanto si è verificata inottemperanza con dolo all'ingiunzione di eseguire la sentenza. I legali della signora A.R. hanno ravvisato nel comportamento del Consorzio di Bonifica Nord, nella persona del suo Presidente, gli estremi del reato di mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del Giudice e così la donna ha sporto denuncia-querela nei confronti del Consorzio di Bonifica Nord-Bacino del Tronto Tordino e Vomano, in persona del legale rappresentante pro tempore, chiedendo che venga condannato penalmente, riservandosi di costituirsi parte civile nel celebrando processo penale.